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RITRATTI DI UN MESTIERE:
I PESCATORI DI HUANCHACO

Huanchaco è un paesino nel Nord del Perù a circa quindici chilometri da Trujillo. Una mattina all’alba, mentre scattavo alcune foto sulla spiaggia, ho conosciuto Mercedes Huamanchumo, un pescatore di settantaquattro anni; il suo volto, segnato da rughe feroci e le sue mani callose parlavano di un mestiere antico che è anche arte: la pesca con i “caballitos de totora”, barche fatte di giunco, apparentemente fragili, ma capaci di sfidare le onde dell’Oceano Pacifico.

Tutto inizia dalla totora, una semplice canna. Ogni pescatore ha la sua palude dove la coltiva, la taglia e la fa seccare al sole; una volta pronta la trasporta in paese per costruire la sua barca. Cura, dedizione e pazienza fanno sì che dopo circa tre ore il caballito sia pronto per prendere il mare, ogni mattina, con qualsiasi tempo, per la battuta di pesca quotidiana. Una tradizione millenaria che si tramanda dal 200 d.C. fino a oggi.

Una vita dedicata alla pesca quella degli uomini di Huanchaco, trascorsa a cavalcare le onde insieme al loro caballito de totora, a issare e rammendare le reti, a vendere quel pesce conquistato con tanta fatica ma anche con tanto orgoglio.

ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA REALIZZATA PRESSO

LA GALLERIA BORAGNO A BUSTO ARSIZIO (VA)

12 - 20 APRILE 2019

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